Il giorno 11 ottobre 2024 a Pisa, presso la Gipsoteca di Arte Antica, struttura della nostra Università, si è tenuto il “Narodowe czytanie” (Lettura nazionale), evento organizzato dal Consolato onorario della Repubblica Polacca (che ha sede a Firenze) e dalla Cattedra di Letteratura e Lingua polacca, con il patrocinio del Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica dell’Università di Pisa.
Si tratta di un’iniziativa promossa dalla Presidenza della Repubblica Polacca fin dal 2012. Inaugurata in occasione del 200° anniversario della Campagna Napoleonica contro la Russia (chiamata anche Seconda Guerra Polacca), ha luogo ogni anno e prevede la lettura collettiva di brani di testi canonici della letteratura polacca, selezionati personalmente dal Presidente della Repubblica e dalla First Lady. Si tiene in luoghi legati alla cultura (Università, Accademie, scuole, biblioteche ecc.) sia in Polonia, sia all’estero, dove i testi vengono letti in polacco e nella lingua del luogo. Il Czytanie narodowe attraverso la lettura collettiva si pone lo scopo di diffondere l’amore per la letteratura polacca in patria e in tutto il mondo.
Il testo scelto quest’anno dalla commissione letteraria presso la Presidenza della Repubblica è il dramma Kordian del poeta e drammaturgo romantico Juliusz Słowacki (1809 Krzemieniec – 1849 Parigi). Insieme ad Adam Mickiewicz e Zygmunt Krasiński, è uno dei protagonisti del Romanticismo polacco. Ha soggiornato a lungo in Italia dal febbraio 1836 al 1838 con un intervallo per un viaggio in Grecia, Medio Oriente ed Egitto. A Firenze ancora oggi una targa in via della Scala 65 segnala la sua passata permanenza.
Pubblicato a Parigi nel 1834, Kordian è un testo del periodo giovanile di Słowacki, inizialmente pensato come prima parte di una trilogia, anche se le successive non furono mai pubblicate. Si hanno dubbi sull’effettiva esistenza di una seconda parte, mentre la terza fu bruciata dall’autore, come testimoniato in una sua lettera alla madre.
Il dramma è incentrato sulla figura di un giovanissimo eroe, il quindicenne Kordian, il cui nome deriva dal latino cor, cuore. Kordian è sensibile alle ingiustizie e in particolare a quelle condotte contro il suo paese, la Polonia, cancellata dalle carte geografiche e ridotta in schiavitù. Dopo aver rappresentato alcuni episodi della sua infanzia e prima adolescenza, Słowacki mostra la nascita del progetto da lui ordito insieme a un gruppo di giovani cadetti della Szkoła podchorążych di Varsavia. Essi mirano a uccidere lo zar Nicola I, che si è recato a Varsavia per l’incoronazione, ma poi si ritirano. Neanche Kordian, che ne è il principale ispiratore, porta a termine la sua missione: per questo egli è un personaggio amletico, in cui si manifestano sia l’aspirazione all’eroismo, sia i turbamenti dell’anima. Egli viene condannato alla fucilazione ma infine verrà risparmiato dalla grazia dello zar.
L’iniziativa, che ha coinvolto gli studenti pisani e Erasmus, le docenti di letteratura e Lingua polacca e membri della comunità polacca toscana, è stata un’ottima opportunità per gli studenti per entrare in un contatto più a fondo con la letteratura polacca, approcciandosi a essa in un contesto diverso dalla solita lezione frontale. Anche i ragazzi si sono cimentati nella lettura di parti del dramma, sia in polacco, che nella sua traduzione italiana, immedesimandosi nei diversi personaggi e portandoli in vita, ognuno con la propria sfumatura personale e non con poco entusiasmo.
I nostri ringraziamenti vanno, in primo luogo, alle professoresse Giovanna Tomassucci e Agata Miks-Lorenzoni, nonché al professor Alessandro Lenci, attuale direttore del Dipartimento di Filologia, letteratura e linguistica, che ha portato il suo saluto a questa interessante iniziativa, ma anche al console Stefano Barlacchi del Consolato onorario della Repubblica Polacca per averla resa possibile. Si ringraziano anche tutti gli studenti e i partecipanti per aver preso parte alla lettura.
Speriamo vivamente che questo possa essere un ottimo spunto per i ragazzi per avvicinarsi sempre di più al mondo della lingua, cultura e letteratura polacca.
Tristan Brizzi e Angelica Manzi, studenti dei corsi di Letteratura e Lingua polacca.